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La scienza parla chiaro.
I pesci sono esseri senzienti, possono provare dolore, paura ma anche emozioni positive. Possono risolvere problemi complessi e creare legami sociali tra loro.
I decisori politici continuano a ignorare le esigenze di benessere degli animali acquatici.
Anche se l'UE riconosce i pesci come esseri senzienti dal 2009, non ha ancora adottato norme per proteggere gli animali acquatici negli allevamenti ittici o al momento della macellazione. Nel 2023, la Commissione europea avrebbe dovuto pubblicare una riforma completa della legislazione dell'UE sul benessere degli animali, ma non ha mantenuto la promessa. Ha pubblicato soltanto una proposta per proteggere meglio gli animali durante il trasporto, che riguarda i pesci e altri animali acquatici. Non ha, invece, previsto nulla per proteggerli negli allevamenti o garantire una macellazione che sia il meno crudele e dolorosa possibile.
Ora, la Commissione sta preparando una nuova legislazione che ignora completamente i pesci e altri animali acquatici.
L'assenza di protezione porta a sofferenze non necessarie ed evitabili.
Per molti anni abbiamo documentato come la mancanza di una legislazione specifica sul benessere dei pesci causi sofferenza a centinaia di milioni di animali acquatici nell'UE. La nostra ultima indagine in Repubblica Ceca mostra come le carpe vengano ferite, maneggiate senza cura, trasportate in condizioni pessime, tenute fuori dall'acqua per lunghi periodi e talvolta persino vendute vive ai consumatori che le tengono nella vasca da bagno prima di ucciderle con utensili da cucina.
Questa situazione non può essere ignorata.
Dobbiamo mostrare ai politici che i cittadini hanno a cuore gli animali acquatici e che anche i pesci devono essere protetti da sofferenze non necessarie. Dobbiamo porre fine alle pratiche crudeli e adottare una legislazione basata su dati scientifici e realmente applicabile per proteggere gli animali acquatici.
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